Eccomi
Due grandi passioni, anzi una!
La passione per la montagna mi è stata trasmessa da mio padre Giorgio che, fin da quando avevo 2 anni, mi portava in campeggio d’estate. Grazie a lui ho potuto vivere esperienze uniche, come la neve una mattina d’agosto al risveglio, le mucche che ti mangiano i vestiti che hai lasciato appesi ad asciugare, il torrente come elemento multi-uso messo a disposizione dalla natura (frigorifero, lavandino,…), lo zaino da riempire con lo stretto necessario perché in salita si fa fatica, le vesciche, le gare dei girini nelle pozzanghere e molto altro che mi porto ancora dentro.
La passione per i lavori manuali credo di averla ereditata invece da mio nonno Benigno, così dice il nonno Giorgio. Ho di lui un ricordo molto sbiadito ma certi momenti mi sono rimasti scolpiti dentro. Come quando mi aveva costruito un gioco di legno, lavorando sul tavolo della cucina e con mia nonna che gliene diceva di tutti i colori! Aveva pezzi di legno ovunque e girava spesso per casa e in giardino con la sua canottiera bianca e la sgorbia in mano.
Queste due passioni si sono fuse e sono diventate un tutt’uno. Per questo motivo, appena posso, lascio la città per andare nei boschi e sui sentieri di montagna, perché quando sono lì mi sento a casa e in pace. L’animo si quieta e le preoccupazioni assumono un altro significato, hanno un peso diverso, più leggero.
I profumi e i colori della montagna sono diversi durante le stagioni e vivere questi posti, soprattutto nei periodi in cui sono meno frequentati dalla gente, mi da la possibilità di sentirmi ancora più unito a questa Creazione meravigliosa.
Già, Creazione…